Mi sono regalato un gioco: seguire avanti nel tempo la stella su cui puntai gli occhi al momento di iniziare l’esperienza di assessore, 10 anni fa, e immaginare alcuni pezzi della città tra 10 anni. Partendo da dove siamo arrivati, cosa accadrà? Come sarà, nel 2033, la cultura ad Ancona, e come sarà Ancona? Chi saremo noi? Beninteso: la stella che ha dato la rotta e che sto fissando, per alcuni è la stella sbagliata. Ma credo non si possa negare l’esistenza di una rotta, giusta o sbagliata la si ritenga. mi sono dato 1.500 battute per ogni pezzo. La foto sotto è di Rosalia Filippetti (2015), l’altra di Guido Harari.
Le cose erano già iniziate nel 2015 e 2016 credo, insomma giù di lì, quando il Comune decise di dare una mano a certe feste e market, una cosa poco usuale, allora, che un ente aiuti cose del genere, forse, però la sentirono necessaria e (così mi hanno raccontato, io quasi nemmeno ero nato) tentarono con alcune iniziative che avevano nomi come Portobello, Hip Nic, e altro, aiutandole, credo sperassero che così quegli organizzatori continuassero da soli, o comunque investissero con continuità, sai, mi hanno detto anche che per anni a una crew indipendente della città fu affidato il capodanno, EVE si chiamava, aveva una grafica da paura, l’ho vista su un sito, e insomma, le cose erano iniziate, ma non attecchiva molto, tanto che ci si sono messe anche le norme del dopo 2018, quelle sai che mandarono tutti in crisi, e così credo che nel 2022 ci fosse solo il Nyx, lo conosci no, fatto sta che alla fine niente, decisero di mettere assieme un po’ di soggetti e c’era dentro anche il comune, perché altrimenti non si sa come sarebbe andata, e tutto è nato così. Io? Io sto qui dal 2030, sono arrivato giovane, ogni due anni cambia lo Young Board, sai cosa è vero, è un gruppo di under 25 che decide la programmazione, sì, un esperimento, non decide tutto tutto eh, ci sono degli altri gruppi, ma lo Young Board ha un suo budget, e fornisce un indirizzo generale, lo hanno copiato da alcuni musei, e alcune città più grandi, copiare non fa mai male… io ho risposto alla call e sono entrato, poi sono rimasto a lavorare, sì, faccio parte del team di comunicazione ora, e devo dirti che la cosa più bella è che lavoriamo con i locali che nel frattempo hanno aperto, capisci, noi siamo un hub, non un locale, qui accadono alcune cose che altrove non potrebbero, e spesso le organizzano proprio i locali, quasi sempre, e poi ovviamente c’è tutto il resto, la rete del terzo settore che agisce qui, sai, per dire, oggi abbiamo dieci progetti sociali in corso, il market solidale, sei o sette anni fa si misero tutti assieme ed eccoci qui, così, vieni, vie a vedere, ti faccio fare un giro.