Viene chiesto a chi fa questo lavoro di scrivere una relazione di fine mandato. Una bella prova, come a scuola quando ti costringevano a sintetizzare ciò che avresti voluto descrivere sin nel minimo dettaglio. Beh, per la cultura, per chi volesse, la relazione è qui. Mancano molte cose, ovviamente, e mancano i nomi di decine e decine di persone che hanno resto possibile quel che è stato fatto, e hanno aiutato ad affrontare le traversie ed i momenti no.

Credo che Ancona, ora, sia pronta a un upgrade importante, che significa: uno spazio polifunzionale gestito dal terzo settore con il sostegno iniziale del Comune; una serie di bandi con le risorse certe a monte e non a valle, per le attività culturali, più circostanziati di quelli attuali, pure ben funzionanti; la messa a punto di una macchina già parzialmente avviata che aiuti i soggetti culturali a fare rete, e metta loro a disposizione figure tecniche per i permessi + segreterie per la partecipazione a bandi + team operativi per la messa a terra delle iniziative. In sostanza, dopo un accentramento abbastanza marcato e finalizzato a dar forza a una comunità culturale, un decentramento e affiancamento. Queste cose nascono da ciò che è scritto nel documento, per chi ha voglia di leggerlo.