Un blog non è un manifesto politico, e nemmeno una comunicazione istituzionale circa quanto fatto e quanto da fare. Può svolgere anche questo ruolo, ma è anzitutto un luogo in cui, giorno dopo giorno o settimana dopo settimana, si racconta un cammino il più possibile in diretta.
Per questo, iniziando a scrivere un blog a un anno e mezzo circa dall’incarico ricevuto, il rischio è quello di riempirlo di tutte le cose che si sarebbero volute dire prima, ma non si è fatto. Rischio che ho corso, infatti sono rimasto bloccato sulla bacheca wordpress per qualche tempo, in attesa di un’ispirazione che non poteva venire. Finché mi sono detto “Paolo, questo è solo un blog. Non puoi investirlo di tutto quello che vorresti” e ho deciso di andare avanti con maggiore speditezza.
Tuttavia, è necessario che io dia almeno una traccia di quanto fatto sino ad ora.
Quando siamo arrivati, la prima urgenza riguardava le istituzioni culturali della città. Biblioteca, Musei, Lavori in luoghi destinati alla cultura, Teatro, insomma, l’infrastruttura culturale di quella che desidera diventare una città di cultura, richiedeva un intervento coordinato e deciso, risorse, progetti.
Questo per permettere alle attività culturali, agli eventi, alle associazioni, di contare su un’infrastruttura solida e su un impianto istituzionale efficace. ma anche per garantire alla città un crescente appeal turistico, dal momento che i suoi paesaggi e i suoi beni artistici lo permettono. E, infine, per il bene delle opere d’arte, dei luoghi storici, del patrimonio che abbiamo e che in certi casi è rimasto a lungo nell’oblio.
Tutto ciò per dire che nell’arco di circa un anno e mezzo, pur organizzando, co-organizzando e sostenendo eventi, spettacoli, festival, ci si è soprattutto dedicati all’assetto culturale di base della città. Con risultati dei quali credo tutti possano dirsi soddisfatti: naturalmente si può e si deve sempre fare di più, ma quanto organizzato, sistemato, e anche iniziato attorno a Pinacoteca, Biblioteca, Polveriera, Mole, coordinamento del sistema musicale ci permette di avere un “racconto” di città entro cui poi agiscono tutti i cittadini che hanno intenzione, voglia, desiderio di farlo.
Qui di seguito una brevissima sintesi delle principali cose cui si è lavorato nel 2014. A queste naturalmente vanno aggiunti decine e decine di eventi. E anche alcune cose che si è cercato di fare, ma che ancora non si sono realizzate nemmeno un pochino. I temi toccati qui sotto necessitano di approfondimenti, molti dei quali andranno a popolare i prossimi post. In particolare, i paragrafi che seguono sono piuttosto “istituzionali”, non proprio da blog: di questo mi scuso, ma credo fosse importante dare conto di alcune cose nella maniera più chiara possibile.
Marche Teatro
Marche Teatro è una nuova società consortile che abbiamo messo in piedi e grazie alla quale si è fermata un’emorragia economica, quindi anche culturale, che avrebbe spezzato le reni al settore dello spettacolo dal vivo di Ancona e della Regione. Ma soprattutto, Marche Teatro è un progetto che guarda avanti e si afferma immediatamente come riferimento culturale produttivo di tutte le Marche. Grazie a un’organizzazione finalmente solida, a un’ottimizzazione delle risorse, a una lungimiranza di progettazione, Marche Teatro, dopo solo un anno di vita, oltre ad avere i conti a posto ha ottenuto dal Ministero il titolo di Teatro di Riconosciuto Interesse Culturale, riconoscimento concesso a soli 19 Teatri italiani. Questo intensificando la programmazione, aggiungendo alla stagione di prosa una stagione di teatro contemporaneo e una di danza, moltiplicando le sale e il loro utilizzo, aumentando di circa il 10{d20d2c8ce21e545a6e528f0e95b9f38faa0d195e64e3e13c5a18f7fec205b852} aperture e pubblico. Ma anche garantendo, grazie al nuovo assetto, l’affiancamento al Comune negli eventi che si fanno all’esterno del Teatro, con tecnici e materiale, dunque risparmio, professionalità, logica. In questa sede ibrida mi permetto a titolo anche personale di ringraziare i lavoratori del Teatro che hanno partecipato a una riorganizzazione in tempi record, con grande disponibilità e spirito di squadra, e con i quali speriamo di migliorare sempre di più. Molte cose ovviamente sono ancora da fare, ma ora si possono fare.
Pinacoteca cittadina
La Pinacoteca è stata al centro di un enorme lavoro di tutela, verifica, progettazione, ricerca delle risorse necessarie per far sì che opere segregate da più di tre anni tornassero a respirare la compagnia degli esseri umani. Abbiamo recuperato i fondi, ottenuto l’aiuto volontario di persone di grande competenza, messo al lavoro una squadra interna per i lavori che permettono la riapertura, prevista per giugno 2015, di una parte dell’ampliamento con i capolavori della collezione che tornano alla luce e, nel frattempo, la conclusione definitiva per il 2016. Ci avviciniamo quindi a un allestimento ad hoc, una vera e propria mostra, dei capolavori della Pinacoteca nella bellissima nuova sede museale: Tiziano, Lotto, Crivelli e molti altri respireranno aria di noi, e la città – e i suoi tanti visitatori – potranno godere delle loro opere. Vale anche spendere due parole sul profilo turistico dell’operazione: questa città ha, nel suo Museo, la prima opera datata di Tiziano e, a qualche centinaio di metri, una meravigliosa Crocifissione dello stesso grande artista (Chiesa di San Domenico): un valore incredibile sul piano dell’appeal turistico, che finalmente possiamo mettere a frutto.
Biblioteca dei ragazzi e Biblioteca Benincasa
Ha attraversato il 2014 e si conclude all’inizio del 2015 anche la vicenda, annosa, della Biblioteca dei ragazzi di piazza del Plebiscito, chiusa dopo la ristrutturazione per la mancanza di arredi che, per i vincoli dettati dalla spneding review nazionale, l’amministrazione non era riuscita ad acquistare. Ora, siamo in procinto di aprire, grazie a un profondo lavoro di fundraising. Per quanto riguarda sempre l’istituzione bibliotecaria, va sottolineato il successo di una serie di iniziative, alcune delle quali derivano da un proficuo rapporto con librerie private, nell’ottica della promozione a tutto tondo del libro per cittadini d’ogni età. Infine, nel 2014 si sono poste le basi per il trasferimento dei servizi al pubblico al pianoterra del Palazzo, con affaccio su piazza del Plebiscito, trasferimento che però non sappiamo se sarà definitivamente realizzato nel 2015 o nel 2016.
Museo della Città
Nel 2014 il Museo della città ha iniziato una nuova stagione, soprattutto in prospettiva dato che i servizi, anche in questo caso lavorando fianco a fianco, si sono concentrati sulla preparazione del capitolato per i lavori attesi da tempo di ampliamento. In questa ottica, il servizio cultura ha iniziato un percorso di valorizzazione del Museo che comprende anche l’apertura e l’utilizzo di via della pescheria per iniziative rivolte alla città. Abbiamo sviluppato attività culturali nella via/piazza su cui affaccia il Museo, ma naturalmente queste attività vanno intensificate e fatte proprie da una gestione del Museo che vuole essere sempre più sociale.
Patrimonio archeologico
Il patrimonio archeologico della città è stato al centro di un lavoro faticoso e lungo in ordine alle relazioni con gli enti preposti, in primis la Soprintendenza Archeologica. Un cammino irto di ostacoli burocratici e amministrativi che grazie alla comunione d’intenti e al desiderio di recuperare il tempo perduto è iniziato dopo un anno di incontri. Il protocollo tra la Soprintendenza Archeologica e il Comune di Ancona affianca gli enti nella valorizzazione del patrimonio e le nostre pressioni in tal senso, oltre che la nostra disponibilità a collaborare, hanno spinto la Soprintendenza ad intervenire di somma urgenza in siti significativi della città. Il primo passo si è compiuto, quindi, come testimonia la pulizia profonda del Porto Romano e di altri siti, e la strada è stata segnata. Non si torna indietro: la collaborazione è in fase di aggiornamento continuo proprio mentre scrivo, e si prospetta un Colle Guasco che finalmente valorizzi i suoi siti archeologici. Vigiliamo, collaboriamo, chiediamo, contribuiamo a quanto la Soprintendenza, con il Professor Pagano, ha intenzione di rendere alla città in chiave di tutela e di fruizione.
Siti culturali
Il lavoro svolto nel 2014 è anche alla base delle due prossime messe in funzione di luoghi attesi da tempo da parte della città: la Polveriera Castelfidardo e il Teatro dell’ex-Crass. Nel 2014 si è infatti portato avanti con grande solerzia il lavoro sull’edificio del Parco del Cardeto e si è organizzato il primo anno di apertura alla cittadinanza, così come, per il Teatro, si è creata l’infrastruttura e progettata l’attività legata al concetto di Teatro di Comunità. Nell’arco di due anni, quindi, i principali contenitori di cultura, sapere e socialità attesi dalla città e rimasti sospesi vedono la luce, e soprattutto hanno una destinazione organica alla strategia di crescita sociale e culturale di Ancona.
Musica e Fondazione Muse
Se possibile più laborioso è stato l’impegno attorno al sistema musicale cittadino, che all’insediamento dell’attuale amministrazione era risultato il più sfilacciato e poco equilibrato. Ancona è sede delle eccellenze regionali (Form per la musica sinfonica, il coro, gli Amici della Musica per la musica da camera, la Fondazione Muse, l’Orchestra dei Fiati) ma non ha messo a sistema tutto questo. A ciò deve aggiungersi la vicenda dell’Istituto di Studi Superiori Musicali Pergolesi, testimonianza concreta dell’assenza dello Stato laddove dovrebbe essere. In questo settore, il 2014 ha visto un lungo lavoro di cucitura tra i protagonisti del settore, con l’ambizione di creare finalmente un discorso musicale cittadino concertato, che vedrà la luce entro il 2015. Nello specifico, poi, va sottolineato il lavoro svolto attorno alla Fondazione Muse, con la scelta di un direttore artistico di assoluto livello e capace, soprattutto, di contribuire al futuro musicale della città in toto e non solo per la stagione lirica, ma anche con la strategia di affiancamento Ancona-Jesi nella proposta di un cartellone di lirica che è senza dubbio il principale della Regione.
Mole Vanvitelliana
Infine, il 2014 ha visto un lungo lavoro di più servizi coordinati dalla cultura attorno alla Mole Vanvitelliana, con lo scopo di tracciare le linee condivise delle attività e del ruolo della Mole per Ancona e per l’Italia, il coinvolgimento di attori fondamentali come la Fondazione Cariverona e la definizione dei presupposti per l’iter partecipativo previsto per il 2015. Gli atti che ne sono conseguiti hanno tracciato una linea che alzerà attraverso la Mole il livello culturale di tutta l’area metropolitana di Ancona. A ciò deve aggiungersi la prima fase già compiuta della riorganizzazione dei rapporti tra l’amministrazione e il Museo Omero, con l’obiettivo di realizzare l’allestimento permanente di questa importante istituzione statale entro l’estate del 2016.
Attività, operatori, associazioni
Tutto questo lavoro, che ha attraversato il 2014, dota la città di una rete infrastrutturale nel settore della cultura che finalmente le permette di assurgere a capitale culturale di un territorio vasto. Su questa rete sarà ora possibile innescare azioni culturali che non rischieranno di essere spot o eventi fine a se stessi.
Il 2014 naturalmente non si è esaurito nel compito di creazione di una solida infrastruttura culturale. Esso ha visto anche lo svolgimento di una serie di attività e il rafforzamento di rapporti tra amministrazioni e associazioni culturali. Ho incontrato credo tutte le associazioni culturali e tanti protagonisti individuali del mondo culturale cittadino, cercando di mettere a sistema alcune dinamiche e di sostenerne altre autonome, e cercando anche di iniziare un percorso di verifica per la Consulta della Cultura, che potrebbe essere strumento fondamentale anche operativo. Sosteniamo le associazioni e soprattutto la loro voglia di lavorare assieme, premiando i progetti che sviluppano a più mani, nell’ottica di una partecipazione attiva alla vita cittadina e di un coinvolgimento diverso rispetto a quello cui si era abituati in Italia sino ad alcuni anni fa.
Le attività che hanno visto il Comune protagonista o partecipe dal punto di vista organizzativo sono state molte. Ancona si è confermata città molto attiva sul piano culturale, anche se, va detto, ancora troppo parcellizzata: va fatto un lavoro di messa a sistema che permetta ai protagonisti del settore di godere di una maggiore visibilità e di un maggior supporto. Tuttavia, vanno registrati i successi di rassegne storiche invernali (Le parole della filosofia, Cinematica, Corto Dorico la cui edizione 2014 ha registrato un sold out e un plauso degli addetti ai lavori di livello nazionale), di festival estivi già noti (il record de La punta della lingua, i successi di Spilla e di Acusmatiq, le conferme di Ancona Jazz), di nuove stelle già luminose (Weekendoit, rassegna sul neo-artigianato che ha riscosso grande successo nazionale, la rassegna di teatro comico all’Anfiteatro, riaperto proprio nel 2014, che ha portato nomi di grandezza assoluta del panorama italiano), di esposizione che hanno visto partecipare migliaia di visitatori alla Mole. Si è proceduto anche con una graduale destagionalizzazione della proposta culturale, particolarmente concentrata nel periodo estivo, grazie alle attività concertate con Marche Teatro, che ha diversificato l’offerta proponendosi come centro nevralgico di cultura ma anche di socialità del centro città, e a iniziative di operatori cittadini nei mesi non estivi, come nel caso di una ricca programmazione di musica jazz.
Nel contempo, una serie di attività capillari portate avanti da soggetti associativi o imprenditoriali della cultura hanno ravvivato la città quasi ogni giorno, come testimonia l’utilizzo pressoché continuo del Teatro Sperimentale, la crescita di realtà come quelle del Panettone o di Casa Culture in aree della città che richiedono presidi culturali di qualità e ambizioni significative.
Molte sono le persone, le associazioni, le realtà con le quali si è svolto un lavoro di incontro e di riflessione presso l’Assessorato alla Cultura. Ancona è una città particolarmente vivace da questo punto di vista. Compito dell’amministrazione è stato quello, nel 2014, di creare il maggior numero di connessioni possibili tra le persone e i soggetti culturali incontrati. Ad ognuno si è cercato di dare una risposta e/o di rimodulare assieme le esigenze, ma questo senza dimenticare che un’amministrazione deve prendersi la responsabilità di compiere scelte, di seguire strategie, di non utilizzare la cultura come creazione di consenso, pratica nel nostro Paese tanto avanzata quanto devastante.
In conclusione, per il servizio cultura il 2014 è stato un anno di grande semina e in parte di primo raccolto, un anno estremamente positivo ed essenziale per dare ad Ancona un ruolo da protagonista piano nel panorama culturale regionale e anche nazionale, coerentemente con gli indirizzi di governo che ci siamo dati.
Turismo
Il Turismo è industria complessa e il ruolo dell’ente pubblico è particolarmente delicato. Il 2014 ha segnato il passo dagli anni precedenti proprio per una maggiore definizione di tale ruolo, a cavallo tra funzione pubblica e dinamiche di operatori privati, per la riorganizzazione e il rafforzamento dell’ufficio stesso, coerentemente con il desiderio di fare di Ancona una città turistica, per un’attenzione a 360 gradi attorno a temi, luoghi ed eventi che finiscono per avere ricadute turistiche significative: dai siti culturali a eventi come Tipicità, dagli spettacoli estivi alle mostre mercato alle manifestazioni sportive di interesse nazionale.
La prima azione è connessa al settore culturale e ad altri settori del Comune: infatti, per avere un ruolo nell’industria del turismo e per creare una strategia di marketing condivisa con gli operatori privati del territorio è prioritario avere un prodotto da vendere. Il prodotto è rappresentato dal nostro patrimonio, dai monumenti, dalle attività, dai siti archeologici, dal paesaggio e via dicendo: dunque, rendere fruibile il prodotto è stato nel 2014 il grande passo (vedi sopra).
Ancona attrae sempre più turisti, nonostante la crisi. Lo fa in virtù della Riviera del Conero, ma anche perché è città che sta assumendo un’identità definita in Adriatico ed è la città di un territorio vasto ed appetibile per il turista. Nel 2014, da giugno a ottobre si sono registrate quasi 200.000 presenze in città. Ma possono essere di più, così come possiamo intercettare maggiore turismo dal Porto, e convincere più personae a utilizzare Ancona come base per visitare tutto un territorio.
Naturalmente, questo rimanendo in linea con la Legge, che ci conferisce l’incarico base dell’accoglienza, e non altro.
Al fine di migliorare il servizio di accoglienza, nel corso del 2014 si è lavorato alla costruzione di un sistema più funzionale, coinvolgendo nella nostra proposta la Provincia, la Regione e l’Autorità portuale. Questo lavoro, durato alcuni mesi, significa miglioramento dell’offerta turistica e nel contempo risparmio economico e ottimizzazione delle risorse. Accanto al sistema di accoglienza iat, ci si è concentrati sulla produzione di materiale destinato ai diversi target e soprattutto sulla necessità di fornire Ancona di una basilare segnaletica turistica. A tale fine, abbiamo presentato un progetto di Segni di città alla commissione della Legge Ancona Capoluogo regionale per la realizzazione di materiale turistico da collocare in aree strategiche della città (mappe, informazioni storico-culturali). Si è quindi lavorato al monitoraggio del materiale esistente (spesso ammalo rato, o poco attuale) e si procederà nel corso del 2015 all’introduzione della nuova segnaletica.
Lo scorso anno tutte in crescita le attività tradizionali come le escursioni e il trekking urbano, che hanno segnato un costante aumento di partecipanti anche grazie a una comunicazione diffusa e alla qualità degli appuntamenti offerti, si sono diversificate le proposte anche grazie agli interventi sul patrimonio culturali in atto. Nel dettaglio, il Trekking urbano nazionale del 1° e del 2 novembre dedicato alla Prima Guerra Mondiale e che ha coinvolto la Guardia di Finanza nell’allestimento della mostra sul “fatto di Ancona” ha contato 1063 partecipanti, mentre le visite guidate hanno tutte registrato il tutto esaurito: quelle svolte durante la Notte Bianca alla Mole vanvitelliana con 250 persone, quelle al Parco del Cardeto con 220 persone, quelle a Palazzo degli Anziani con 200 persone. Oltre a queste visite sono state effettuati itinerari storici per le scuole.
Anche nel 2014, grazie a un capillare lavoro degli uffici e soprattutto alla capacità di migliorare costantemente l’offerta innovandola anche dal punto di vista dei servizi, Ancona si è fregiata della Bandiera Blu presso la Baia di Portonovo, oltre che a Marina Dorica. La Baia ha ottenuto importanti riconoscimenti per le sue spiagge, e questo in virtù di un costante lavoro di relazioni con i media e con i protagonisti del settore turistico, alla compenetrazione del lavoro degli uffici comunali con la Riviera del Conero, a tour specifici con giornalisti e professionisti della comunicazione turistica.
Il settore turismo si occupa anche dell’organizzazione o del sostegno ad eventi che da un lato attirano pubblico in città e, dall’altro, hanno una forte valenza turistica indiretta, poiché garantiscono alla città visibilità. Nel 2014 gli eventi organizzati sono stati la Mille Miglia del 16 maggio, con diverse migliaia di spettatori accorsi da tutto l’hinterland, il 20° Rally dell’Adriatico del 20 settembre, l’evento Marche in Blu del 21 giugno e l’evento del Settantesimo anniversario della liberazione del 18 e 19 luglio. Oltre a questi eventi organizzati direttamente, il servizio Turismo si è impegnato a sostenere e affiancare iniziative che, per la portata, hanno avuto un richiamo turistico per la città, garantendo materiale comunicativo, appoggio del servizio, collaborazione, eventuali patrocinii.
Politiche giovanili
Il servizio Politiche Giovanili si è confrontato, nel 2014, con la definizione di un’offerta adatta ai giovani del XXI secolo e, d’altro canto, con il mantenimento di una serie di funzioni essenziali come quelle che riguardano i Centri di aggregazione giovanile. La sfida è affrontata con diversi strumenti di progettazione e di front office.
Nella nuova sede centrale del Cobianchi di Piazza Roma, l’Informagiovani di Ancona, che gode di una reputazione estremamente lusinghiera in tutt’Italia, ha sviluppato il proprio servizio diversificandolo a seconda delle utenze e fornendo di fatto un sostegno decisivo in chiave di crescita, mobilità, ricerca di lavoro, progettazione del proprio futuro, personal branding e molto altro, spesso con workshop e seminari tenuti da professionisti dei vari settori, momenti di confronto, apertura ad eventi progettati dalle associazioni giovanili.
Officina Ancona Musica, nella sede di via Flavia, ha proseguito nell’offrire servizi a giovani musicisti del territorio, coinvolgendoli anche in workshop con musicisti professionisti e fornendo loro la possibilità di esibirsi laddove possibile. Il servizio va senza dubbio implementato per quel che concerne la comunicazione e ha ancora ampi margini di crescita.
Il servizio Politiche Giovanili è particolarmente attivo nella ricerca di bandi e nella messa a disposizione della propria partnership a progetti di terzi volti allo sviluppo della creatività giovanile, della mobilità, della rigenerazione. Prosegue il lavoro intrapreso in ordine al progetto nazionale condiviso con altri 16 Comuni, capofila Torino e Ferrara, sulla rigenerazione urbana, ora approdato in Ministero, mentre nuove possibilità provengono da progetti tuttora in corso di selezione dedicati all’imprenditoria e alla creatività giovanile. Questo lavoro ci ha permesso di essere riconosciuti dal Ministero, qualche mese fa, dotati dei requisiti per essere sportello del micro-credito.
Eventi
Il servizio Politiche Giovanili si è occupato di eventi nel corso di tutto il 2014. In parte lo ha
fatto di concerto con gli altri servizi, come nel caso delle attività musicale dell’estate, in parte organizzando direttamente, come nel caso più significativo, quello della Notte Bianca del centro di Ancona che, ancor più che nel 2013, ha riscosso grandissimo successo di pubblico e consenso. In particolare, la Notte Bianca del 2014 si è contraddistinta per alcuni luoghi nuovi, come Palazzo degli Anziani con le proiezioni di cortometraggi e la Mole per le viste guidate, e per alcuni eventi innovativi come il video-mapping al Teatro delle Muse. L’ultimo evento organizzato dal servizio è stato quello del Capodanno che si è inserito nella falsariga dei capodanni organizzati sino al 2012 sia in ordine al budget sia in ordine all’impegno profuso e che non ha avuto un esito soddisfacente, il che porta il servizio, oggi, a rivedere una formula probabilmente non più attuale.
Grande è la soddisfazione in merito al rapporto costruito nel corso del 2014 con UNIVPM e con le rappresentanze degli studenti. Sulla base di un protocollo d’intesa che sancisce la nascita di un tavolo congiunto tra Università, Comune e studenti si sono affrontati temi specifici, come quello del trasporto pubblico e delle residenze per studenti, quello dell’assistenza sanitaria, quello delle offerte al cittadino-universitario. In alcuni casi già nel 2014 la sperimentazione di un servizio concordato ha dato frutti sufficienti per consolidarlo.
Il rapporto con UNIVPM ha portato l’amministrazione a collaborare in maniera significativa al primo festival universitario, Your Future Festival, nel mese di maggio, con la partecipazione all’organizzazione e un contributo economico, oltre che con sostegno sulle attività culturali e di spettacolo. Collaborazione che prosegue nel 2015. Inoltre, grazie alla sinergia tra Comune e Università, è stato possibile realizzare ed ospitare presso la Mole Vanvitelliana la mostra Nutrire la Salute, che ha contato circa 10.000 visitatori ed è stata arricchita da eventi collaterali di levatura nazionale.
È proseguita e si è allargata significativamente nello spazio e nel tempo la distribuzione della University Card da parte di Informagiovani, d’accordo con i servizi universitari e con le associazioni studentesche, Card che oggi è un utile viatico per molti studenti al fine di vivere meglio la città. Allo studio una soluzione smart di card sugli smartphone.
Ancona nel 2014 ha compiuto un passo decisivo per essere città universitaria, e nel 2015 si prosegue sulla medesima strada.