Il festival “KUM! Curare, educare, governare” è il più importante appuntamento nazionale dedicato al tema della Cura. Per tre giorni, passeranno alla Mole alcuni tra le più brillanti menti in circolazione. Scrittori, filosofi, psicoanalisti, medici, poeti, insegnanti. Famosi (come Gad Lerner, come Luigi Manconi, come Stefano Bartezzaghi) e meno noti al grande pubblico ma riconosciuti per autorevolezza e spessore dai rispettivi settori culturali (come Federico Leoni, come Federico Chicchi, come Adriana Cavarero). Tutto questo sotto la direzione scientifica di Massimo Recalcati.
La prima edizione parte venerdì mattina, con il KUMLAB, e viene ufficialmente inaugurata alle 15 dello stesso giorno. Alle 15 e 30 la prima lectio, del filosofo Rocco Ronchi. Da quel momento, per tre giorni e fino a sera, la Mole sarà teatro di incontri, riflessioni, letture, dialoghi, mostre, proiezioni, caffè, aperitivi, pranzi. Una città. Il programma per intero si trova qui.
Un festival come questo non una semplice tre giorni, ma qualcosa che si vuole segni la città e tutto il territorio che la riguarda. Inoltre, ed è importante sottolinearlo, un festival come questo è la pioggia che cade sulle piantagioni della cultura di questo territorio, con l’obiettivo di renderle finalmente rigogliose. Ancona, infatti, è stata la prima città in Italia a portare la filosofia a teatro (con Le parole della filosofia); Ancona è la sede di un Teatro di Rilevante Interesse Culturale e di 5 importanti Musei; ad Ancona sono nati e cresciuti appuntamenti di qualità culturale assoluta (si pensi a Inteatro, La punta della lingua, Admed, a Corto Dorico, ai più recenti Cinematica e Weekendoit, a Spilla, ad Acusmatiq). Un fermento che, per una città come questa, ha da anni del miracoloso, e per il quale bisogna ringraziare operatori, associazioni, volontari e professionisti della cultura.
Questo fermento è un seme in terra dura (ma buona, come quella del Verdicchio e del Rosso Conero), che ha bisogno di acqua. Il nostro compito è fornirgli strumenti, spazi, luoghi, contenitori (non tanto fisici, quanto simbolici, capaci di amplificare quel che accade oltre confine) e, anche e soprattutto, momenti di assoluto spessore come il festival KUM! che rendano giustizia a una città che se lo merita e facciano respirare sempre più ossigeno a chi lavora costantemente nel settore della cultura in questa città proponendo altrettanti momenti di livello, spesso ingiustamente trascurati su scala nazionale.
Si tratta, poi, anche di un esperimento: la Mole come una città, con una serie di servizi connessi al sapere e all’aggregazione (la libreria, il punto informazioni, il bar, lo spazio per il pranzo, gli appuntamenti serali), e con ospiti che arrivano da tutta Italia: sia i relatori (53), sia il pubblico, che sta via impegnando le strutture ricettive cittadine e prenotando gli appuntamenti on line.
Si parte venerdì alle 15. Si finisce domenica alle 18.
Venerdì e sabato si arriva fino a sera: venerdì con uno spettacolare intervento di cinema e sul cinema a cura di Andrea Bellavita; sabato con Stefano Bartezzaghi.
Domenica alle 18 si annuncerà il tema del festival del prossimo anno.
Il sito del festival contiene tutte le informazioni necessarie.
Buon festival.